INTERVENTO DI VALORIZZAZIONE TURISTICA DEI PERCORSI STORICI
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RELAZIONE
La relazione illustra
il progetto di valorizzazione turistica di un antico percorso lungo il tratto
terminale del torrente Imagna, nellambito territoriale compreso tra i comuni
di Ubiale Clanezzo e i limitrofi Almenno San Bartolomeo e Villa dAlm.
Liniziativa
promossa dal Comune di Ubiale Clanezzo di concerto con la Provincia di Bergamo
ed il contributo della Regione Lombardia.
Gli immobili sono di
propriet del Comune di Ubiale Clanezzo, compreso ledificio del porto
acquisito da privati attraverso un atto di impegno di cessione unilaterale
sottoscritto dal legale rappresentante della propriet a favore del Comune
stesso.
Larea oggetto
dintervento ricade nel territorio comunale di Ubiale Clanezzo, centro situato
allinizio della Valle Brembana, sulla sponda destra del Brembo, delimitato a
sud dalla confluenza dellImagna nel Brembo e a nord dal torrente Brembilla.
La posizione
geografica, come descritto nelle guide su una striscia di terreno l dove
la Valle si stringe in una strozzatura entro la quale le acque del fiume
sembrano trovarsi a stento un passaggio: senza contatto con la vita della valle
che si svolge sullaltra sponda del fiume nel corso dei secoli ha notevolmente influenzato le attivit e la vita
sociale del paese.
Labitato di Ubiale
Clanezzo, isolato rispetto ai territori circostanti, ha avuto bisogno di
sviluppare comode e veloci vie di comunicazione per soddisfare le esigenze
della popolazione. Tra queste, in particolare, i collegamenti con la sponda
sinistra del Brembo dove scorreva larteria commericale della Valle Brembana.
Le iniziative e le
imprese di allora, le opere architettoniche e di ingegneria tuttora
conservate, rappresentano una testimonianza unitaria di quanto sia avvenuto in
questi luoghi causa ed effetto dellevoluzione economica e sociale della
comunit.
In passato la maggior
parte della popolazione della Valle viveva dedita allagricoltura, legata
soprattutto alla notevole presenza di boschi di castagno dai quali si ricavava,
oltre ai frutti, legna da ardere e da opera commercializzata lungo tutta la
valle.
Solo negli ultimi secoli si sono
sviluppate attivit industriali legate allescavazione di quarzo, marna e
calcare; la ricchezza mineraria e la presenza di risorse idriche per la
produzione di energia ha favorito gli insediamenti industriali e la
realizzazione di opere ed impianti che hanno cambiato laspetto del territorio
aggiungendo nuovi elementi di interesse di lettura e di studio di questo
contesto.
Larea territoriale
oggetto dintervento ha una storia millenaria ricca di tanti valori e di
preziose testimonianze rinvenute nelle campagne di studio e puntualmente
documentate negli atti darchivio con notizie che conducono a ritroso nel tempo
fino alle epoche pi lontane della storia brembana.
I numerosi cambiamenti subiti a causa di
motivazioni di ordine geografico, politico, culturale ed economico che la
rendono interessante a vari piani di lettura.
I resti pi antichi di
questo territorio risalgono infatti allet preistorica; gli scavi hanno
portato alla luce i resti di insediamenti abitati lungo il corso del Brembo
ascrivibili al periodo Neolitico (IV millennio a.C.) e al periodo compreso tra
la tarda et del bronzo e la prima et del ferro (fine II inizio I millennio
a.C.).
La dominazione romana,
seguita alla colonizzazione che risale al periodo tra il 16 e il 15 a.C.,
durata circa quattrocento anni; sono rinvenuti alcuni reperti in localit
Castello, trasferiti e conservati presso il Museo Archeologico di Bergamo.
Lopera romana pi
rilevante di questo periodo, della quale non rimane che un pilone, il grande
ponte per lattraversamento del Brembo (si calcola che fosse lungo 184 m. e
alto 24,31m.) che collegava Ubiale ad Almenno, allepoca il principale centro
della zona traversato anche da una via militare molto importante.
La decadenza
dellimpero romano favor le invasioni barbariche e linizio della dominazione
longobarda che insedi una sua corte ad Almenno.
Risalgono a questo periodo le costruzioni
pi interessanti: i castelli del Monte Ubione (ormai distrutto) e di Clanezzo
(conservato ma variamente trasformato), il ponte sullImagna che unisce
Clanezzo con Almenno (inserito nel percorso turistico che il presente progetto si
propone di valorizzare).
Intorno al X secolo le
profonde trasformazioni sociali, economiche e politiche che investirono
lintero paese, coincisero con la nascita del Comune di Almenno, gi capoluogo
di questo territorio allepoca dei Romani, che esercit il potere politico
sullintera area della Valle Brembilla o Brembilla Vecchia fino al 1443.
Con la cacciata dei
Brembillesi fedeli al Ducato Milanese, disposta con apposito decreto del Senato
Veneto, ritorna la pace nella Valle, ma con essa le difficolt conseguenti a
tanti anni di guerre, oltre a carestie e pestilenze .
Il governo veneto, consapevole
dellimportanza strategica di questo territorio, ne favor lo sviluppo: sono di
questo periodo i primi insediamenti artigianali per la lavorazione del ferro (i
magli producevano pezzi di artiglieria ) e per lestrazione del calcedonio
(pietra utilizzata come focaia ancora nel campo delle armi).
Nel periodo della
dominazione austriaca le notevoli migliore alla viabilit svilupparono
lattivit commerciale facilitando anche i collegamenti con le stazioni
dellalta valle dove si svolgevano attivit termali.
Si comincia a parlare in questi anni dei
Conti Roncalli,, divenuti
proprietari del Castello e di molti possedimenti in Clanezzo, che si
distinsero nella vita politica ed amministrativa oltre che con la realizzazione
di importanti opere a miglioramento del paese (strade, acquedotti, scuole), tra
le quali il ponte di collegamento ad Almenno realizzato nel 1925.
I
primi anni del XX secolo furono un tempo di grandi innovazioni e cambiamenti
per il Comune di Ubiale Clanezzo, che cominci ad uscire dal secolare isolamento
grazie allo sviluppo delle attivit industriali e alla realizzazione della
prima centrale elettrica della Valle (1901).
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Le notizie sono tratte dal volume Ubiale Clanezzo.
Storia di una comunit
di Umberto Gamba, Ferrari Editrice, Anno 2000.
Il progetto si propone
di valorizzare le presenze storiche di questo territorio con finalit turistico didattiche.
Gli elementi
caratterizzanti, gi tra loro collegati sia per le funzioni svolte sia per la
collocazione lungo un tracciato unitario, sono:
1 Il ponte sul torrente
Imagna, realizzato intorno al X secolo, in pietra ad una campata, immerso in
una ricchissima variet di vegetazione, che conduce in territorio di Almeno San
Salvatore.
2 Il ponte sospeso che
collega le due sponde del fiume realizzato alla fine dell 800, costituito da
una passerella di legno sorretta da esili cavi in acciaio tenuti in tensione da
due contrafforti in pietra, allinterno del contrafforte sulla sponda di
Clanezzo vi sono dei sistemi di tenditori delle funi.
3 Il porto fluviale dal
quale partiva il traghetto sul fiume Brembo, esistente gi nel 1614, che
consentiva il collegamento con la sponda sinistra in territorio di Villa
dAlm.
Gli obiettivi
formulati con il progetto sono principalmente tre:
a) Il Restauro dellintero tracciato
viario mediante verifica statica e
consolidamento dei manufatti, con particolare riferimento al ponte sul torrente
Imagna, interventi di conservazione e messa in sicurezza dal ponte sospeso,
eliminazione degli elementi superfetativi ed incongrui allinsieme,
integrazione delle lacune dei singoli elementi (ciottolato, paramenti murari,
parapetti), eliminazione delle aggressioni vegetative con lobiettivo di
restituire al percorso la pi completa lettura storica oltre che la piena e
sicura percorribilit, compresa la messa in sicurezza con la realizzazione di
un impianto illuminotecnica atto a garantire la visitabilit nelle ore serali.
b) LInserimento lungo il percorso di
indicazioni didattiche con
descrizioni inerenti la flora e la fauna presenti e di mappe inerenti gli
itinerari di gita percorribili oltre alla visita storica;.
c) Il Restauro edilizio del
piccolo agglomerato di edifici del porto
sulla sponda destra del fiume Brembo ed inserimento di nuove funzioni ricettive
e didattiche, con salette ad uso e in gestione a ciascuna delle Amministrazioni
coinvolte nelliniziativa.
Si prevede linserimento di locali con destinazione
museale, che ospiteranno raccolte documentarie sulla storia della zona e le sue
relazioni con i territori circostanti con un
book-shop ed un locale di ristoro per i visitatori, servizi igienici per i
turisti.
Sono previste anche sale per riunioni di
piccoli gruppi, esposizioni temporanee e iniziative culturali ed un alloggio
per il custode e gestore del bar.
INDAGINI PRELIMINARI E CRITERI PROGETTUALI
Il progetto stato redatto sulla base di
una accurata indagine conoscitiva del territorio con acquisizione di relazioni
specifiche e dettagliati rilievi.
Topografia, geologia , idrologia e ambiente
Le caratteristiche naturalistiche ed
ambientali dellarea nel tempo ha influenzato lo sviluppo economico e sociale
della comunit locale e tutti gli interventi edilizi architettonici e
strutturali realizzati con peculiarit specifiche.
Ambiti ed aspetti che il presente progetto prevede di
valorizzare ed illustrare allutenza mediante punti informativi.
In questa sede si elencano solamente le
particolarit del territorio riguardanti la costituzione geomorfologia del
territorio, con fenomeni di carsismo ed un ricco complesso carsico sotterraneo,
la presenza idrologia dei corsi dacqua che hanno variamente modificato ed
influenzato gli interventi sui luoghi, il sistema floristico-vegetazionale con
tipologie molto diversificate con conseguenza alle condizioni stazionali
dellarea.
La descrizione pi dettagliata dei singoli aspetti
riportata nelle allegate relazioni.
Architetture
Dal punto di vista architettonico stato
condotto uno studio approfondito sui manufatti edilizi mediante acquisizione di
fotografie e sviluppo di rappresentazioni grafiche che ne evidenziano le
caratteristiche costruttive, la cronologia storica, lo stato di conservazione.
Sulla base dei dati raccolti sono stati individuati i
metodi di intervento, dettagliatamente descritti e rappresentati da particolari
costruttivi.
Le scelte progettuali adottate derivano da
attente valutazioni sugli elementi di maggiore significato storico che nellintervento
vengono recuperati adeguati e valorizzati a fini turistici e didattici.
Nel prosieguo della relazione verranno
descritti gli interventi previsti, con riferimento alla metodologia e alle
caratteristiche dei materiali prescelti.
Reti esterne dei servizi
Larea oggetto dintervento allacciata
alle reti impiantistiche comunali per la fornitura e lerogazione di energia
elettrica, acqua potabile, collegamenti per telecomunicazioni.
Le nuove attivit previste non richiedono
incrementi dei servizi pertanto le reti esistenti si ritengono idonee al
soddisfacimento delle esigenze di esercizio delle attivit.
La realizzazione dellintervento non interferisce con
le reti aree e sotterranee.
Barriere architettoniche
La particolarit dellintervento in merito
al problema delle barriere architettoniche ha imposto scelte particolari.
La conformazione del percorso non consente
laccessibilit a persone disabili, soprattutto ai soggetti deambulati con
carrozzelle, ma si riesce a garantire la visitabilit visiva del contesto
mediante la realizzazione di una piazzola attrezzata alla partenza del
percorso.
In questa posizione, facilmente raggiungibile anche
con mezzi propri data la presenza di apposito parcheggio, possibile una
veduta dinsieme dellarea, facilitata anche dalla collocazione di attrezzature
idonee, come meglio illustrato negli elaborati progettuali.
Una maggiore fruibilit potr essere
garantita mediante distribuzione di apposita documentazione didattico-turistica
o addirittura con supporti audio, soprattutto per i non vedenti, nella sala
appositamente realizzata allinterno del fabbricato del porto.
Questioni specialistiche
La progettazione dellintervento, cos
come evidenziato nelle indagini preliminari, non implica la soluzione di
questioni specialistiche oltre quanto gi descritto.
Interventi di restauro del tracciato viario
Per il restauro del
tracciato viario e degli elementi costitutivi la strada si prevede di operare
con interventi e metodologie specifiche meglio illustrate negli elaborati
progettuali.
Si indicano di seguito i capitoli di
intervento.
1. Eliminazione
di tutta vegetazione infestante mediante una estirpazione meccanica che non
comprometta i materiali componenti la muratura e il paramento viario. Le specie
arboree ed erbacee dovranno essere estirpate nel periodo invernale. Sar
successivamente applicata mediante aspersione sostanza biocida al fine di
impedire lattacco sulla superficie.
2. Integrazione
delle lacune del ciottolato e delle alzate con utilizzo di materiali del tutto
simili per natura tipologica e tonalit cromatica.
Il paramento di calpestio, dopo pulitura e
rimozione del materiale incoerente, verr integrato dei componenti in pietra
calcinata mancanti o particolarmente degradati, mediante ricostruzione
sottolivello delle pendenze originarie con malte prive di sali solubili
adeguate cromaticamente.
Non si ritiene opportuno procedere ad una
stilatura dei ciottoli, per i quali dovr essere programmata una opera di
manutenzione per evitare che la vegetazione infestante possa scalzare gli
elementi.
3. Eliminazione di
tutte le superfetazioni e i rappezzi cementizi di recente realizzazione,
sostituzione degli elementi incongrui ed integrazione delle parti mancanti del
parapetto e delle murature di contenimento.
Lintervento prevede
la completa rimozione delle strutture in calcestruzzo (copertine e muri) e il
rifacimento con pietrame e borlanti di fiume come i tipi esistenti allettati
con malta addittivata da legante idraulico.
Per la ricucitura
dei paramenti murari che presentano porzioni mancanti e segni evidenti di
dilavamento dei letti di malta, previa accuarata pulitura e rimozione del
materiale incoerente, si provveder allintegrazione con materiali consoni e
simili agli esistenti con impiego di malte a base di legante idraulico,.
La stilatura finale
delle superfici sar eseguita con malta di calce priva di sali solubili e
sabbia di granulometria e tonalit cromatica simili a quella delle malte
esistenti nel rapporto 1:2.
4. Ripristino della
funzionalit dei fori di scolo esistenti nei parapetti, la cui efficienza
consente di evitare i fenomeni di dissesto delle strutture causati dalle piogge
torrenziali.
Lintervento prevede
innanzitutto la pulizia con rimozione degli accumuli terrosi e vegetatiti, il
ripristino delle pendenze necessarie con letti di malta cementizia
opportunamente livellati.
Al momento non si
rileva la necessit di realizzare nuovi scoli, qualora si rilevasse
lopportunit in ragione delle pendenze, si proceder allesecuzione secondo le
tipologie esistenti.
5. Trattamenti
finali con applicazione su tutti i manufatti di protettivo tipo Akeocard Co
addittivato con alghicida.
6. Taglio di arbusti
di noccioli, carpini e faggi allesterno dei parapetti murari,
Interventi strutturali
Le verifiche
effettuate sulle strutture esistenti, in particolare sui ponti di
attraversamento, hanno confermato la stabilit e la capacit di sopportare i
carichi previsti, come meglio evidenziato nella relazione di calcolo allegata.
Per il ponte in
muratura che collega Clanezzo ad Almeno San Salvatore, previsto un intervento
di consolidamento mediante inserimento di tiranti in acciaio eseguito secondo
le indicazioni del progetto strutturale.
Per il ponte sospeso
che collega Clanezzo a Villa dAlm, prevista una serie organica di
interventi finalizzati alla conservazione in perfetta efficienza delle
strutture esistenti: pulitura e verniciatura delle parti metalliche e delle
tavole di legno, integrazioni delle parti mancanti nel parapetto e sostituzione
delle tavole di calpestio gravemente danneggiate.
Per quanto riguarda
ledificio del Porto, al fine di evitare interventi lesivi delle strutture
originarie si sono individuate destinazioni duso compatibili con le
caratteristiche meccaniche delle membrature esistenti.
Sono previsti, come specificato nella
relativa tavola, alcuni interventi morbidi di consolidamento e linserimento di
alcuni elementi in ferro ove le situazioni sono pi critiche.
Impianto di illuminazione
Le verifiche effettuate
sulla rete e sui manufatti esistenti, hanno confermato lopportunit di
integrare limpianto di illuminazione perseguendo lintenzione di poter
garantire la visitabilit del percorso anche nelle ore serali.
Considerato il contesto ambientale che si
intende valorizzare prevista anche la sostituzione degli attuali pali di
illuminazione con elementi esteticamente pi congrui allinsieme,.
Per quanto riguarda
limpianto elettrico delledificio del Porto si prevede la totale revisione con
adeguamento alla normativa vigente in materia, per una potenza di 5 kw.
Gli interventi e le
modalit esecutive di tutto quanto concerne la parte impiantistica sono meglio
specificati nella documentazione tecnica predisposta a cura del P.I. Flavio
Galluccio.
Impianto di produzione acqua calda e
riscaldamento
Limpianto di
produzione dellacqua calda sar realizzato mediante inserimento di boiler
alimentato elettricamente, cos come elettrici saranno gli elementi radianti:
questa scelta determinata dalla difficolt di raggiungere il sito con le
condotte del gas metano e dalla volont di conservare quanto pi possibile
inalterati senza massicce manomissioni peraltro motivate da indiscutibili
esigenze funzionali i luoghi cos pregni di valore storico-architettonico.
Impianto di raccolta e smaltimento
delle acque bianche e nere
Limpianto di raccolta
delle acque bianche sar a perdere negli strati superficiali del terreno lungo
tutto il percorso, come gi accade di fatto alloggi: non si ritiene, infatti,
necessario il convogliamento delle acque bianche in collettori segregati in
virt della loro adeguatezza ai limiti di norma, trattandosi di un percorso
esclusivamente pedonale e privo di acque particolarmente inquinate; inoltre, la
tipologia della pavimentazione (selciato a ciottoli) garantisce il buon
drenaggio delle acque e leccedenza di esso, dovuta alla laminazione
superficiale, viene comunque smaltita in modo adeguato dalla pendenza del
tracciato.
Per quanto riguarda,
invece, le acque nere provenienti dai servizi igienici interni alledificio del
Porto, il progetto ne prevede lo smaltimento entro il fiume Brembo dopo
adeguato trattamento in vasca ad
ossidazione totale. Detta vasca normalmente suddivisa in cinque comparti:
1. Sedimentazione
e digestione anaerobica;
2. e 3. Ossidazione o digestione
aerobica;
4. Sedimentazione
finale o secondaria e ricircolo fanghi,
5. Disinfezione
a mezzo pasticche di cloro solido.
Nei vari comparti si svolgono nellordine
le seguenti funzioni: dapprima, si rallenta il flusso del liquame in arrivo, si
equalizza il liquame stesso e si consente alle sospensioni di precipitare dando
origine al letto anaerobico attivo (digestione anaerobica); poi, il fango
attivo abbondantemente aerato aggredisce la sostanza organica presente, favorendo
lo sviluppo dei microrganismi che sono i fautori della depurazione. Laerazione
della biomassa viene realizzata con unadeguata soffiante a membrana molto
piccola, a basso consumo energetico, che consente anche la miscelazione del
fango. La miscela aerata giunge al sedimentatore, dopodich lacqua depurata
passa alla successiva fase di disinfezione o clorazione, mentre i fanghi
vengono ricircolati nel bacino di ossidazione. Leffluente, nel passaggio dal
quarto al quinto comparto, lambisce una pastiglia di cloro solido che lo
disinfetta ultimando il processo depurativo con labbattimento degli eventuali
batteri presenti (coliformi, streptococchi,). Lultimo comparto viene
mantenuto aerato in superficie per favorire il rilascio in atmosfera del cloro libero:
in tal modo si riesce a mantenere il contenuto del cloro entro i valori
previsti dalla legge. In uscita dal depuratore biologico le caratteristiche del
liquame sono nei limiti dei parametri indicati nella tabella 3 dellallegato 5
del D. L.vo n. 152/99 per gli scarichi in acque superficiali.
Interventi di restauro del fabbricato del porto
Per il restauro
edilizio dellagglomerato del porto si propone una serie sistematica di
interventi finalizzati al recupero e alla messa in sicurezza delledificio al
fine di renderlo accessibile sia alla visita sia alla sosta di gruppi.
Considerato lo stato
di abbandono del fabbricato, previa verifica delle condizioni statiche ed
eventuali consolidamenti, sono previsti interventi di:
-
manutenzione delle coperture eseguita con recupero dei
coppi esistenti, con integrazione e sostituzione delle strutture gravemente
danneggiate secondo le tipologie tradizionali in legno con travetti ed assito;
-
risanamento delle murature interne con scrostamento
totale degli intonaci esistenti e rifacimento con intonaco di calce priva di
sali solubili stesa a due mani;
-
pulizia dei soffitti esistenti in muratura con pulizia
dei paramenti e bonifica generale mediante sigillatura con malte speciali
adesive di elevata resistenza meccanica,
-
rimozione delle controsoffittature esistenti e messa in
luce delle strutture lignee principali con successiva pulizia dei travetti e
dellassito mediante raschiatura delle superfici e trattamenti antimuffa ed
antitarlo,
-
pulizia dei pavimenti esistenti in cotto e sostituzione
dei pavimenti in piastrelle con mattonelle di cotto, anche di recupero, posate
su sottofondo di malta,
-
tinteggiatura finale con pittura a base di calce o
minerale,
-
sostituzione dei serramenti con manufatti nuovi in legno
o ferro eseguiti secondo i tipi tradizionali, completi di vetri a tenuta
termica,
-
pulitura dei paramenti murari esterni con rimozione del
materiale incoerente, lavaggio e spazzolatura, stuccatura e sigillatura delle
fessurazioni con stucco a base di legante idraulico addittivato con resine epossidiche e stilatura finale
dei giunti di malta con calce idraulica e inerte selezionato con colorazione
simile all'originale;
-
restauro dei contorni in pietra arenaria e delle cornici
in cotto mediante pulitura dei depositi superficiali con spazzole e lavaggio
con acqua deionizzata nebulizzata
a bassa pressione; incollaggio delle parti distaccate con malta di calce
idraulica addittivata con resine epossidiche; stuccatura delle fessure con
malta di calce idraulica e
inerte di colorazione
simile all'esistente; trattamento di protezione con prodotti idrorepellenti in
solventi organici;
-
restauro dei complementi lignei mediante pulitura delle
superfici, integrazione e/o sostituzione delle parti mancanti da eseguire come
i tipi esistenti, carteggiatura e verniciatura con vernici acriliche,
trattamenti di protezione con prodotti idrorepellenti in solventi organici.
Per quanto riguarda le
dotazioni impiantistiche, sono previsti interventi di adeguamento degli
impianti esistenti in relazione alle destinazioni duso previste, comprese
tutte le integrazioni opportune e necessarie ai fini dellagibilit
E prevista inoltre la verifica dello
stato di conservazione del corso delle acque provenienti dalla collina che
scorrono sotto il fabbricato, e la realizzazione dei conseguenti ripristini al
fine di garantire un corretto flusso naturale verso il fiume anche in occasione
di regimi di pioggia particolarmente intensi.
Lattuazione
dellintervento si svolger secondo le fasi previste dalla normativa vigente
(attivit di progettazione approvazione affidamento esecuzione e
collaudo) oltre che in relazione alle indicazioni della stazione appaltante.
I tempi previsti nel
disciplinare dincarico per la redazione del progetto preliminare e definitivo
saranno completati nel mese di dicembre 2002.
Il progetto esecutivo,
tenuto conto dei tempi necessari allottenimento delle autorizzazioni e dei
finanziamenti, qualora venga confermato lincarico, potr essere completato nel
mese di giugno 2003.
La gara dappalto
potr essere organizzata e completata entro il mese di settembre 2003 tanto che
nel mese di ottobre 2003 si potr procedere alla consegna e allinizio dei
lavori.
I lavori saranno
ultimati nellarco di 12 mesi; in merito ai tempi per lesecuzione delle
lavorazioni, sar redatto il cronoprogramma specifico che stabilir in via
convenzionale, ma solo per quanto riguarda le singole lavorazioni, la durata e
la sequenza delle fasi lavorative calcolate tenendo conto della prevedibile incidenza
dei giorni di andamento sfavorevole.
Ubiale Clanezzo, 3 dicembre 2002